Buongiorno, sono una ragazza ed ho un urgente bisogno di aiuto. Circa 3 mesi fa fumai per la prima volta cannabis, feci pochi tiri e dopo un po’ cominciai a sentirmi in un altro mondo, non riuscivo a Controllare quello che accadeva, avevo la tachicardia I brividi contrazioni muscolari involontarie, vedevo sfocato, sentivo tutto ovattato e in sottofondo, insomma stavo proprio male. Giurai di non fumare mai più, invece un paio di settimane più tardi riprovai, fumando di meno e con cautela. Stavo bene, e a causa della mia compagna, cominciai a fumare tutti i giorni. Non fumavo molto, all’incirca 10 tiri. Il primo settembre, a una festa decisi di provare a fumare tutta una canna da sola. Una volta finita ho cominciato a sentirmi come la prima volta, era come se vedessi in terza persona, mi sembrava di non capire e non sentire nulla, ero in panico e facevo anche fatica a vedere. Mi sembrava di morire, è un miracolo che io sia arrivata a casa sana e salva. Non fumai più fino a circa metà settembre, finché ripresi a fare qualche tiro, la prima volta tutto bene, la seconda no. La prima ora stavo bene perciò credevo di averla scampata, dopo circa un’ ora ho ricominciato ad avvertire le solite sensazioni. La mattina dopo a scuola, tutto d’un tratto ho ricominciato a sentirmi così, stavo così male che sono dovuta uscire perché avevo paura che sarei impazzita. Ora è passato più di un mese in cui non ho mai fumato e non sto ancora bene. In certi momenti mi sembra di essere ancora fuori dal mondo, dentro me stessa però staccata da ciò che succede, certamente in modo più lieve di prima però è parecchio spiacevole. Quando mi capita scuola mi prende il panico, mi agito e devo uscire. A volte mi guardo allo specchio e mi sembra di non riconoscermi, essere fuori da me stessa. Quando mi sento così nella mia mente avvengono dei discorsi stranamente ‘filosofici’ e spesso tragici… Ho molta paura perché non riesco a spiegare bene le mie sensazioni e nessuno può capire. Sentirmi staccata dalla realtà mi mette ansia, e pensandoci mi viene da piangere. Ho bisogno di aiuto. I residui di cannabis non ci sono più nel mio corpo, quindi quale é il problema? Se fumassi ancora starei molto male? Come posso tornare normale? Aiutatemi per favore.
Grazie in anticipo.
Martina, 15 anni
Cara Martina,
gli effetti indesiderati della cannabis possono comprendere ansia e panico che a volte possono durare anche ore, diminuzione della concentrazione e dell’organizzazione del pensiero, difficoltà della memoria, diminuzione dell’abilità e della prontezza dei riflessi ma anche una ridotta stabilità della postura e ridotta fermezza degli arti superiori.
Questi effetti, tuttavia, risentono della sensibilità individuale del soggetto, dell’uso pregresso della sostanza e della quantità assunta. Infatti, gli effetti della cannabis sono legati alla suggestionabilità del soggetto che ne fa uso. Proprio per questo l’effetto può risultare amplificato o meno, arrivando a provocare sintomi estranei a quelli classici come suggestione, ansia, somatizzazioni o amplificazione degli effetti fisici che possono generare preoccupazione nell’utilizzatore.
Attraverso l’assunzione di questa sostanza hai fatto esperienza della perdita del controllo sul tuo corpo; ci racconti di aver trovato molte difficoltà nel tornare a casa, come se non avessi più la capacità di connetterti e restare presente alla realtà.
La sensazione di morire e di essere fuori dal proprio corpo ci fa pensare ad una condizione simile a quella dell’attacco di panico che probabilmente è andata oltre all’assunzione della sostanza.
A volte l’utilizzo di sostanze psicotrope mette in contatto la persona con dimensioni psicologiche alterate che probabilmente sono già presenti nell’individuo , aprendo così una porta e stabilendo una connessione che può permanere anche lontano dall’assunzione. Il contatto con tale fragilità può essere presente per un breve periodo, per un singolo episodio, oppure durare più a lungo.
E’ per questo motivo che anche a distanza di tempo hai percepito tali spiacevoli sensazioni. A volte basta anche un pensiero o una percezione somatica ad attivare un circolo vizioso che riporta a quel complesso sintomatologico.
Si innesca una sorta di processo circolare dove la paura di star male attiva il malessere stesso (tu stessa ci racconti di essere spesso in attesa di capire se ti sentirai male dopo aver fumato).
Il nostro suggerimento e quello di rivolgerti ad un professionista il quale saprà aiutarti a gestire tali situazioni facendoti ritrovare la serenità.
Puoi rivolgerti presso il consultorio di zona. Il servizio è gratuito e tutela la riservatezza di tutti gli utenti.
Restiamo in ogni caso a tua disposizione per altri eventuali confronti.
Un caro saluto!